I tassi dei mutui sono nuovamente in rialzo con una previsione di rincari della rata variabile, per l’inizio del 2023, fino a 180 euro. Ma conviene passare al tasso fisso?
È in arrivo un rialzo dei tassi Bce dello 0,50% e l’impatto sui mutui sarà come sempre determinante per molte famiglie italiane. La notizia desta molte preoccupazioni per chi non ha sottoscritto un mutuo a tasso fisso e decidesse di sottoscriverlo ora.
Tuttavia, conviene considerare la possibilità di passare al mutuo a tasso fisso, che garantisce una rata fissa per tutta la durata del prestito. In questo modo si può evitare di subire eventuali aumenti dei tassi e quindi della rata del mutuo.
Tassi mutui in rialzo
I tassi mutui variabili sono in rialzo e si prevedono ulteriori rincari. Tuttavia, è possibile bloccare il tasso per un periodo di tempo fisso, in modo da evitare eventuali aumenti. In questo modo si può tutelare il valore della propria casa e della rata del mutuo.
Mutui a tasso fisso: meno rischi, meno costi
Con l’aumento dei tassi Bce i mutui a tasso variabile vedono i propri tassi di interesse impennarsi facendo tornare, al confronto, più convenienti i mutui a tasso fisso.
I mutui a tasso fisso offrono meno rischi e costi rispetto ai mutui a tasso variabile. Questo perché il tasso è bloccato per tutta la durata del mutuo, quindi non c’è il rischio di eventuali rincari. Inoltre, i costi dei mutui a tasso fisso sono generalmente più bassi, anche se in alcuni casi può essere necessario pagare una maggiorazione iniziale.
Come affrontare i tassi mutui in rialzo?
Chi ha sottoscritto un tasso di mutuo variabile dovrebbe stabilire il limite massimo di rata che potrebbe pagare e rivolgersi agli istituti di credito e ai consulenti specializzati per poter trovare insieme una soluzione.
Insieme agli esperti di LinkSoluzioni puoi procedere alla sostituzione o alla rinegoziazione del tuo mutuo, valutando l’eventuale passaggio al tasso fisso.